Intervista a Federico Lai

Da quanto tempo lavori in ICAD?

Ormai sono cinque anni, sono arrivato per la precisione il 15 gennaio del 2019.

 

Come hai conosciuto ICAD?

Tramite Paolo Venerosi, che è mio zio e me la presentò durante i miei studi all’università. All’epoca non pensavo ancora di entrare in azienda, stavo facendo altri studi e nella mia testa c’erano altri programmi. Adesso però, oltre a lavorare sto frequentando Scienze della Comunicazione, che è un percorso utile per specializzarmi ulteriormente nella mia professione.

 

Di cosa ti occupi in ICAD?

Lavoro all’interno del reparto commerciale, mi occupo specialmente di vendite sul territorio e su uno specifico target di clienti. La zona in cui lavoro attualmente è il Nord-Est Italia.

 

Segui qualche progetto in particolare?

In realtà sono un po’ su tutti i progetti, la mia situazione, come quella degli altri colleghi del commerciale, è piuttosto dinamica. Le nostre competenze variano per divisione geografica.

 

Come ti immagini il sistema di trasporti del futuro?

Vedo sicuramente un forte incremento della mobilità elettrica e dei carburanti alternativi. Ovviamente sarà necessario dotare il Paese di tutte le infrastrutture necessarie, come zone di rifornimento e nuove modalità di ricarica, magari anche dinamiche. Immagino comunque anche un potenziamento della mobilità pubblica, soprattutto all’interno delle città dove le persone si muovono sempre meno con mezzi propri.

 

Secondo te, qual è la vera forza di ICAD?

È un’azienda estremamente dinamica, in costante crescita. Non ci spaventiamo di fronte alle difficoltà e, anzi, le cogliamo come sfide per fare sempre meglio. Il nostro obiettivo è quello di lavorare per creare i migliori prodotti nella nostra area di competenza e soddisfare, talvolta anticipandole, le esigenze dei nostri clienti.